La comunicazione istituzionale con cui sono state indette le elezioni appare chiara nel suo intento:
- per legge si devono indire due convocazioni, ma la prima non conta perché “tanto il quorum non si raggiunge”;
- è meglio andare a votare solo alla seconda convocazione, quando basteranno molti meno voti per validare l’elezione.
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Non serve essere raffinati psicologi per cogliere il messaggio implicito: svalutare la partecipazione di iscritte e iscritti.
Una comunicazione istituzionale che si rispetti avrebbe dovuto invece motivare, coinvolgere e invitare tutti gli aventi diritto al voto a partecipare, sottolineando l’importanza di esprimere la propria scelta in pochi minuti attraverso un voto telematico sicuro e accessibile.
Ma così non è stato. Distrazione? Noi crediamo di no. Piuttosto, crediamo che questa strategia rifletta ciò che AP si attende dagli elettori: che non partecipino, evitando così qualsiasi rischio di un’ampia affluenza che avrebbe potuto rimettere in discussione equilibri e previsioni.
Abbiamo analizzato nel dettaglio questa dinamica nella nostra nota pubblicata sul sito. Potete leggerla qui.
Noi di Alleanza per la Psicologia abbiamo invece incoraggiato attivamente il voto in prima convocazione, e nonostante il tentativo di AP di scoraggiare la partecipazione, ben 1.800 persone hanno votato.
Ora è il momento decisivo. Chiediamo a tutti gli iscritti e le iscritte di partecipare con forza alla seconda convocazione.
Leggete i programmi, conoscete i candidati, fate sentire la vostra voce.
DOBBIAMO TORNARE A VOTARE IN MASSA!
Si vota online il 6, 7, 8, 9 e 10 febbraio, dalle 10:00 alle 21:00.
Per votare online sarà necessario autenticarsi con SPID o CIE e accedere su: